Il bisogno d’illusione è una funzione biologica dell’uomo, e quindi anche un elemento importante della costruzione del nostro mondo; poiché questo mondo non è soltanto un prodotto di fatti materiali, ma in buona parte, certo, anche una creazione del pensiero. Tutte le volte che un fatto materiale, freddo e duro, rinasce tra le amiche nebbie dell’illusione, è una vittoria che il sogno dell’uomo riporta sulla realtà, è la fantasia che trionfa sullo schiacciante predominio dei corpi fisici.
La forza dell’inganno non s’indebolisce mai finché sopravvive il desiderio di felicità; si riconferma così di continuo quell’«onnipotenza del pensiero» grazie alla quale già l’uomo primitivo sapeva difendersi contro i terrori dell’esistenza.
Tratto e ispirato da:
– Capitani, fanatici e ribelli, René Fülöp-Miller
– Un parricidio mancato, Roberto Finelli
– Riflessioni di una panchina affollata, M.Contenti, T.Barbato, F.Candelori